Domenica mattina.
È il nostro primo vero weekend estiveggiante al Solitomare.
Il primo in cui le ho dovute incremare, in cui poter andare a prendere l’ombrellone al Solitobagno, in cui ritrovare i compagni d’estate.
Insomma è arrivato il momento della prova costume!
Tutti insieme ci stiamo incamminando verso la Spiaggia: io spingo il passeggino con la Piccola e davanti a me ci sono il Marito con due tubetti di crema ambulanti la Grande e la Media.
La loro pelle scintilla per la crema non ancora totalmente assorbita.
La Grande tiene il Marito per mano, la Media si è arresa, non è più abituata a camminare per lunghi tragitti e ha lamentato un dolore alla pancia così il Marito l’ha caricata in groppa.
Mano a mano che ci si avvicina al Solitobagno la tensione per la prova costume inizia a farsi sentire.
Io ormai ostento la mia pancetta abbastanza serenamente: alcuni a volte, specie dopo i pasti, osano chiedermi se aspetto un quarto figlio in verità, ma basta una simpatica occhiataccia occhiata per chiarire ogni dubbio.
Poi ho pur sempre la giustificazione dai: ho tre figlie!
Il Marito a volte tenta di rubarmi la scusa attribuendo la sua pancetta alla tripla paternità: insomma se uno ha un’attività e tre figlie mica ha tempo di andare in palestra!
…o no?
Ma ora la pancetta è bella in evidenza grazie al tipico pallore invernale.
Inoltre aver sistemato il ville petto non ha aiutato: è ancor più accentuata!
Il Marito verbalizza le sue insicurezze, ma niente paura, la Grande prontamente, con tono deciso, lo rassicura:
“Papà non rimanerci male per la tua pancetta! Alla fine tutti i Papà ce l’hanno come te!”
Ah beh, allora…