Erano settimane, anzi mesi, che cercavo quella felpa.
Una delle preferite della Grande, nera con ricamato un grosso orsetto sulla schiena e uno piccolo davanti. Abbinabile ai jeans, ma anche ad una gonnellina (che, inutile sottolinearlo, va per la maggiore).
Ho guardato ovunque.
Nel loro armadio tirando fuori i vestiti: magari era stata piegata male o in mezzo ad un’altra maglia.
Nell’armadio nella loro ex camera usato per i vestiti fuori stagione e per quelli in transito tra una sorella e l’altra.
Nella sacca dei cambi a scuola.
Nel mio armadio e anche in quello del Marito (non si sa mai!).
Nella sacca del passeggino della Piccola.
Nel baule della macchina.
Niente. Nothing. Rien.
La felpa sembrava sparita.
Poi stamattina scendendo le scale ho notato vicino alla porta questo
Lo zainetto della fuga.
Posizionato lì pronto per essere afferrato durante un’eventuale nuova evacuazione notturna; contiene lo stretto indispensabile per non far sentire freddo, fame o sete, per non sentirsi del tutto persi. Perché la Paura non si può annientare, ma organizzarsi aiuta.
È lì da così tanto tempo che ormai non lo noto più, fa parte dell’arredo.
“Ma vuoi vedere che…”
E infatti la felpa era lì insieme a quelle delle Sorelle, calzini, una coperta, delle salviette, alcuni pannolini, una mini torcia, una bottiglia d’acqua e dei biscotti secchi.
Beh se non altro questa mia totale dimenticanza sta a significare che il terremoto non mi preoccupa più come prima…
O si tratta di rimozione?!
Inutile che io ti sveli che ai piedi del mio letto giace una valigia, che viene regolarmente spostata pochi attimi durante le pulizie, contenente un cambio per ogni componente della famiglia…
Valigia che peraltro è stata nel bagagliaio della macchina fino a settembre inoltrato!
Pian piano, forse, si attenuerà, questa paura…
Infatti, che te lo dico a fare?!
Comunque ho seriamente meno paura, forse perché è un po’ che non lo sento, forse perché il tempo aiuta, non lo so, ma ne sono felice!
Che botta, ragazze!
Noi la borsa l’abbiamo disfatta da un po’… ma la paura resta. Speriamo che prima o poi se ne vada. Intanto ho notato che mi sembra passato un secolo… forse almeno questo è un bene.
Hai ragione, sembra successo tanto tempo fa, (ma non) in una galassia lontana lontana….PAAA PAAA PAPAPAPAAAAA PAAA PAPAPAPAAA PAAA PAPAPAPA
(Ehm no, mi è partita la colonna sonora di Star Wars, dicevamo ?!?)
Purtroppo la galassia non era lontana, le crepe (per non dir peggio) testimoniano, ma guardarle con serenità, con la voglia di andare avanti, di pensare al futuro, rende tutto meno brutto.
Noi stiamo uscendo dal tunnel, lo sento!