L’altro ieri il Sindaco e l’Assessore penna (femmina), come dice la Media, si sono recati alla scuola materna (ops, dell’infanzia) delle maggiori in visita.
Dovete sapere che l’Assessore è dotata di favolosi capelli Rapunzeliani, il sogno di ogni bambina, ma anche il nostro Sindaco ha i capelli lunghi (non quanto l’assessore eh!) sempre raccolti in un codino, particolare che colpisce molto i bambini portandoli a fantasticare sul suo ruolo e le sue funzioni.
C’è chi lo vede come una sorta di supereroe e chi, come la Grande, come una autorità vigilante, un punitore (codino in uomo batte rapunzel in donna nell’immaginario delle mie figlie evidentemente).
Appena arrivate a casa la Grande ci ha raccontato orgogliosa cha ha visto il Sindaco ed è rimasto anche a pranzo con loro, Tzì, il Tindaco e una penna! le fa eco la Media.
“Sapete, io lo conosco” e so che in quel momento questa frase causerà in Loro lo stesso effetto che avrebbe sortito su di me “La Cuccarini? Io la conosco” quando a 5 anni volevo essere lei è ballavo e cantavo in giro per casa imitandola.
Ovviamente tra un racconto della giornata, un gioco e una merenda ci scappa un dispetto di gelosia e richiamo la Grande che è colei che scagliato la prima pietra.
Lei ascolta, si lamenta, poi si calma e mi dice con tono preoccupato:
“Mamma, ti prego, non raccontare al Sindaco quello che ho fatto!”
“Perchè Grande?” le chiedo trattenendo una risata
“Perché lui è uno che controlla!”
Altro che Babbo Natale per richiamare all’ordine con super anti educativi ricatti, ora userò lo spauracchio del Sindaco!
Scusa, ma il sindaco era sobrio …. intendo nell’abbigliamento, ovviamente!
Wow! Proverò a copiarti. Anche se noi abbiamo un sindaco donna, ma che comunque spero incuta timore, nonostante la presenza angelica data dai capelli biondi…
Ti saprò dire…
Ah ah ah il nuovo deterrente: il sindaco! Sappimi dire!