Ieri la Grande ed io abbiamo cucinato una torta al cocco, io ho preparato gli ingredienti e lei li ha miscelati insieme.
(Ok la foto potevo farla ieri sera a torta intatta, ma non ci ho pensato!)
Che c’è di strano?!
Beh è una ricetta presa dal libro “Le ricette dei Magnifici 20” di Marco Bianchi, è un dolce che fa bene alla salute (va beh, dai, diciamo che non fa male), ma ciò che rende questa torta degna di un post è che la prima e ultima volta che seguii una ricetta di un dolce di questo ricettario era stato il 19 maggio.
Da allora non mi sono più azzardata un po’ perché il risultato allora fu pietoso non mi venne molto bene, ma soprattutto perchè, motivo che può sembrare sciocco, quel Plumcake al Grano Saraceno cucinato allora mi ricorda il terremoto.
Quel plumcake che non piacque a nessuno tranne a me lo mangiammo il 20 maggio mattina alle 7 circa nella corte dopo aver passato le ultime tre ore in macchina a domandarci quando e se tutto sarebbe finito; quel plumcake portato fuori durante una missione veloce in casa per recuperare il necessario (ora perché a suo tempo reputai assolutamente necessario portarlo fuori non lo so, forse fare colazione con un dolce casalingo, seppur di dubbio gusto, mi faceva stare più tranquilla) sapeva di incertezze, di domande, di Paura.
E io ieri sera, mentre guardavo la torta al cocco la cui ricetta era presa da quello stesso libro cuocere in forno ho pensato:
“Speriamo non ci porti sfiga!”
Io sono riuscita a togliere i campanellini che avevo appeso al cassetto del comodino solo la settimana scorsa… mi servivano per capire quando avevo solo fatto un brutto sogno e quando invece stava succedendo davvero. Dobbiamo andare avanti.
Hai ragione!
(ognuno nel suo letto però!).
Anche se non è facile farlo quando dormiamo tutti e 5 in una camera sola
E poi povero Marco Bianchi, se sapesse di essere associato al terremoto… 😛
carino il tvo blog Ale
Grazie… S?
🙂
Credo che noi due non abitiamo molto lontano…
Io ricordo di aver fatto una veloce puntata in casa quel mattino per portare fuori la colazione alle mie tre gnome…
Allora dev’essere l’aria di zona che fa fare solo figlie femmine e fa scordare tutto! 😉
Se l’aria della zona permette di fare figlie femmine acchiappo il maritino e corriamo da voi!!!! >_< amo da morire i miei ometti però adesso basta costruzioni, automobiline, palloni e supereroi sparsi per casa… Voglio bambole e fatine, gonnelline e fermagli per capelli, voglio una bimbaaa!!!
Tenta allora, magari una gita in mezzo alla nebbia aiuta la vostra sorte 😉
In bocca al lupo!
Io avevo fatto la torta di mele e cannella il giorno prima… quella che ti piace tanto… e anche io l’ho mangiata fuori dal cancello di casa, solo che la tortellina era ancora dentro la mia pancia, ma in compenso avevo suo fratello peloso seduto ai miei piedi che mi faceva gli ochhi dolci per averne un pezzetto….
Mmmm, che buonaaaa…
Anche io ti avrei fatto gli occhi dolci per un pezzo di quella torta!