C’era una volta una ragazza smanettona, che chiameremo casualmente A.
Quando aveva 12 anni il primo modem 56k fece ingresso in casa sua e lei, affascinata, appena poteva si connetteva a internet al suono di “tuuuuu tuuuuu cischhhhhhhhh aahhhhhhhh ct ct”.
Per lei, che adorava la tecnologia, la ammirava con occhi a cuoricino, quel suono aveva un nonsoché di melodioso.
Un giorno A andò a Milano a studiare e lì rimase folgorata da una cosa meravigliosa: la fibra ottica, il wifi, e la connessione 24 ore su 24.
Computer sempre acceso, la colonna che segnava il tempo rimanente del download dai 30 giorni del Paesino finalmente riportava 10 secondi (!!).
Era un nuovo mondo, pieno di caramelle, era il paese dei balocchi!
Le tecnologie avanzavano veloci e lei era fiera sui primi vagoni, non perché la possedesse eh, ma perché era aggiornata, iniziava a essere abbastanza pratica e quando non lo era imparava in fretta, con un pomeriggio a provare e riprovare.
Nulla la spaventava, poteva imparare tutto.
I giorni passano e nella sua pancia inizia a crescere un piccolo semino. Tutti i siti di tecnologie erano stati sostituiti con ricerche sulla maternità e dintorni; le sue conoscenze tecnologiche iniziavano a perdere colpi, ma non le interessava, il suo cuore e la sua pancia erano colmi, di gioia il primo, di vita la seconda.
Un bel giorno il semino nasce, è una piccola A che sembra un po’ un alieno, ma questo la nostra protagonista non lo vide, per lei e il suo Papà era meravigliosa (le foto però parlano chiaro ora, era proprio bruttina) e questo esserino la assorbe talmente tanto che accantona il cellulare, il computer e annessi e connessi.
Vivono in un limbo e alla prima A ne seguono altre 2 e intanto il mondo intorno a loro avanza.
Un bel giorno decide di riavvicinarsi alla sua vecchia passione e… ommiodddio cos’è?!
Il mondo del computer è cambiato e lei inizia quasi a non capirci più una mazza e non ha la mente fresca come allora e nemmeno un intero pomeriggio per capire come funziona.
Tutto questo post per dire perdonatemi perdonate questa ragazza ipotetica se il suo blog è tecnologicamente arretrato, ma è ai primi appuntamenti con la nuova tecnologia, si stanno frequentando e manca ancora un po’ al matrimonio, prima o poi torneranno ad amarsi e tutto sarà più bello (se ne avrà il tempo!).
Questa caricatura è stata fatta per il mio cartellone di laurea e rappresenta pienamente quella che ero.
Sei bravissima!!!!
Ma dici il disegno? Non l’ho fatto io (magari!) è il cartellone di laurea che hanno fatto le mie amiche per me, ho eliminato le scritte ;-).
Mi rappresentava in pieno la caricatura.
Riferirò all’artista!
A parte il disegno…. tu sei bravissima a scrivere!!!!! Ti seguo spesso…. E in tante cose mi ritrovo anche io…. Anche se la mia famiglia e’ meno numerosa della tua…
Ma grazie Lara,
Non sai che emozione per me leggere il tuo commento, mi fa piacere sapere che ti ritrovi in ciò che scrivo.
Grazie ancora
Ecco, ora l’ho specificato!
grazie 😉
Di niente figurati….!! Mi ritrovo molto nella descrizione della tua “media” forse perché piu’ o meno ha la stessa eta’ della mia….! Pensa che sono ancora qui che guardo questa peppa pig!!! Ma come faccio a staccarla da questo cartone???comunque bravissima continua a scrivere che io ti seguo sempre!!!