Ciò che solletica la nostra malsana curiosità (e per nostra chiaramente intendo mia perché non credo che la Piccola si ponga il problema) è: cos’aveva il bimbo della porta di fronte.
Eh sì perché in uno dei gentili richiami degli inservienti mi è anche stato detto “Proprio voi poi è meglio che tenete la porta chiusa che lì (indicando la temuta porta di fronte) non siamo a posto”.
Va beh, mi era stato detto che c’erano molte gastroenteriti, mi dico, sarà quello.
Poi vedo le infermiere bardarsi da astronauta per entrare in quella camera…
Le sento sgridare la Madre occupante perché ha tenuto un po’ la porta aperta…
Oh cazzo accidenti!
La stanza oggi si è liberata, due astronaute si sono recate al suo interno per disinfettarla e tutta la biancheria è stata posta in sacchi di un colore diverso. Anche il materasso.
Ora ho il terrore che ci sia davvero stata una cosa grossa, spero che tutto si sia risolto e non voglio nemmeno pensarci a livello empatico, tremo al pensiero di che cosa possa aver provato quella donna là col suo bimbo.
C’è un altro livello però, quello egoistico, quello di Mamma di Piccola, quello che mi faceva correre a chiudere la porta appena le inservienti uscendo con i vassoi del cibo dalla nostra camera la lasciavano socchiusa, che mi da il tormento.
Speriamo non sia stato nulla di davvero grave e soprattutto che non sia possibile un contagio.
ti sei accertata che il paziente abbia lasciato la stanza vivo??
O_0